A ogni fase del ciclo di vita di un'impresa nel settore culturale e creativo corrispondono specifici fabbisogni e fonti di finanziamento più o meno "adatte" a soddisfarli. Al mutare delle fasi, variano anche le difficoltà dell'impresa nell'accedere a queste fonti.

La tabella sottostante vuole dare una prima indicazione sugli strumenti finanziari più funzionali per l’impresa del settore ICC, a seconda della sua fase di vita.

Cliccando sui testi è possibile visualizzarne la descrizione.

In particolare:

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Per approfondimenti:
Finanza per l'innovazione
Accompagnamento al crowdfunding
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TIPOLOGIE STRUMENTI FASE 1
PRE-SEED E SEED
FASE 2
START-UP
FASE 3
SVILUPPO DI PRODOTTI E SERVIZI
FASE 4
ESPANSIONE

CONTRIBUTI PUBBLICI
E MISURE DI SUPPORTO

Competizioni e premi        
Contributi a fondo perduto        
Contributi in conto interessi        
Agevolazioni fiscali e regimi agevolati        
Finanziamenti agevolati        
Garanzie pubbliche        

FINANZA DI DEBITO

Prestito        
Microcredito        
Leasing        
Anticipo fatture        
Scoperto di conto corrente        

FINANZA DI RISCHIO

Business angels        
Venture capital – seed financing        
Venture capital – startup financing        
Venture capital – expansion financing        

CROWDFUNDING

Reward-based crowdfunding        
Equity-based crowdfunding        
Lending-based crowdfunding        
Invoice trading        

ALTRE FORME
DI SUPPORTO

Sponsorizzazioni        
Donazioni, filantropia        

FORME DI SUPPORTO
NON FINANZIARIE

Borse di studio/supporto mobilità internaz.        
Incubatori, acceleratori        

Forme di supporto finanziario fornite da soggetti pubblici in ambito comunitario, nazionale e locale – gestite direttamente da questi o da intermediari incaricati.

Normalmente offrono la possibilità di coprire parzialmente costi di investimento o per la realizzazione di un progetto tramite la partecipazione a procedure di evidenza pubblica.

Possono prendere la forma del contributo a fondo perduto, del finanziamento agevolato e del contributo in conto interessi.

L'accesso ai finanziamenti è più impegnativo per le piccole e medie imprese nei settori culturali e creativi rispetto per le PMI convenzionali. Alcuni dei motivi sono: la natura immateriale dei loro beni, la dimensione limitata del mercato, la mancanza di formazione (da parte degli intermediari finanziari) per affrontare le specificità del settore.

Il capitale di debito è rappresentato da debiti a breve, medio e lungo termine verso soggetti terzi. In genere si prevede:

L'impresa ricorre al capitale di debito quando diventa operativa dal punto di vista commerciale incrementando le capacità di autofinanziamento a fronte del quale cresce il fabbisogno finanziario collegato, per esempio, all'esigenza di sviluppare una rete distributiva e investimenti in capacità produttiva.

Con il capitale di rischio l'impresa apre le porte a nuovi soci che acquistano una partecipazione della società condividendo il rischio di impresa. Si tratta di solito di un socio temporaneo di medio - lungo periodo.

Questa forma di finanziamento, a differenza delle fonti di finanziamento attraverso di debito, non richiede garanzie e rappresenta una risorsa stabile, poiché non vi è obbligo di rimborso, è vincolata all'impresa per durata illimitata e non comporta un obbligo formale di remunerazione., Il ricorso al capitale di rischio generalmente avviene nelle fasi immediatamente successive a quella iniziale (pre seed e seed).

Il crowdfunding deriva da “crowd”, folla e “funding”, finanziamento. Consiste in una modalità di raccolta fondi tramite il web che mobilita dal basso persone e risorse con lo scopo di realizzare un progetto specifico.

È un metodo di micro-finanziamento che trova applicazione per iniziative di vario genere, dalla charity 2.0 alle start-up tecnologiche, dal sostegno alla cultura sotto varie forme (arte, musica, spettacolo) al recupero di beni comuni, dalle iniziative sociali alla prevendita di nuovi prodotti o servizi. Il crowdfunding è sempre più utilizzato nella sua doppia veste di promozione dell'innovazione e di spinta al cambiamento sociale, grazie all'abbattimento delle tradizionali barriere dell'investimento finanziario.

Per tutte queste caratteristiche si rivela uno strumento molto interessante per le ICC e di potenziale supporto in diverse fasi di sviluppo dell'impresa, soprattutto nella fase di seed e startup, come cartina al tornasole della propria idea e prima prototipazione.

Report CrowdInvesting 2017

Oltre alle risorse finanziarie, soprattutto nelle fasi iniziali di vita della ICC, è importante poter accedere a forme di supporto e a opportunità di sostegno nello sviluppo e accrescimento delle competenze – soprattutto imprenditoriali e manageriali.

Nella prima fase di creazione del business, di generazione, di analisi e valutazione dell'idea, si sostengono le spese per l'elaborazione del prodotto, la ricerca del personale, la formazione del team, la prime analisi di mercato e il primo business plan. Questa fase è caratterizzata da incertezze relative ai futuri sviluppi dell'idea imprenditoriale e da difficoltà nel reperimento di risorse finanziarie. Gli imprenditori del settore culturale e creativo devono affrontare specifiche sfide, come:

Dopo la fase di pre-seed e seed, l'idea viene presentata sul mercato e il fabbisogno finanziario nasce dalla necessità di investimenti - per esempio, per attività di ricerca, marketing, pubblicità - a fronte di una sostanziale assenza di ricavi.

Nella fase di startup, l'imprenditore esplora mercati e canali di distribuzione e deve affrontare nuove esigenze di business: reclutamento di dipendenti, costruzione dell'infrastruttura di produzione, investimento in ICT. In generale il sistema bancario tende a non concedere fondi ad aziende “senza storia creditizia” e “senza garanzie reali”, anche se stanno aumentando le opportunità di linee di credito particolari dedicate alle startup.

Tra gli strumenti che meritano un approfondimento, soprattutto nella fase di startup, possiamo considerare i luoghi e i processi di incubazione. In questa fase infatti, gli imprenditori cercano non solamente investimenti ma anche un adeguato ambiente di lavoro, contatti, know-how e così via.

Le attività tipiche degli incubatori sono particolarmente interessanti e utili per le ICC, proprio nell'ottica di fornire, oltre al supporto amministrativo e di consulenza, anche l'accesso a competenze, reti e investitori. Proprio la prossimità lavorativa di startup che operano in settori diversi potrebbe facilitare la creazione di sinergie e di collaborazioni cross-settoriali, anche nell'ottica di creare nuovi modelli di business.

A questa fase è associata l'attività di ricerca e sviluppo, una fase critica che precede la produzione a regime e che richiede finanziamenti per poter essere eseguita al meglio.

In alcuni settori sono i distributori stessi a finanziare lo sviluppo del prodotto e si contano pochi strumenti di finanziamento pubblici dedicati a questa fase.

Altro elemento critico durante lo sviluppo, soprattutto per le ICC, è la gestione/tutela della proprietà intellettuale dei prodotti o servizi dell'impresa.

Quando l'impresa ha raggiunto la piena operatività commerciale e ha incrementato le proprie capacità di autofinanziamento, si trova spesso di fronte a un fabbisogno finanziario collegato, per esempio, all'esigenza di sviluppare una rete distributiva e di effettuare investimenti in capacità produttiva.

La gestione dell'innovazione, soprattutto da parte delle PMI, è un processo che non sempre viene portato a termine con successo. La capacità sta nel favorire la generazione di un'idea nell'ottica di renderla redditizia sul mercato. Per le startup del settore delle ICC la sfida è legata al fatto che un alto potenziale di innovazione è spesso legato a un'attività ad alto rischio. Come già detto, dall'altra parte, molto imprenditori “creativi” considerano il processo innovativo proprio la loro attività principale, senza spesso essere consapevoli dell'output o della domanda del mercato relativa. Per questo motivo, tra le azioni utili, da un lato, per facilitare l'innovazione all'interno delle PMI e, dall'altro, supportare le attività delle startup nel settore ICC in modo da renderle maggiormente vicine alla domanda del mercato, si inseriscono le dinamiche della cosiddetta “Open Innovation”.

Partnership con imprese più solide e altre attività B2B, dove le imprese del settore ICC si attivano per assistere imprese tradizionali (fuori dall'ambito strettamente creativo), sono funzionali all'attivazione di processi innovativi che portano benefici a entrambe le parti.

Contributo che non dovrà essere rimborsato dal beneficiario. Si calcola sul costo di un bene o di un servizio che l'impresa ha sostenuto, pagato e rendicontato all'ente pubblico. Se il finanziamento copre una percentuale della spesa o dell'investimento si parla di ‘cofinanziamento'.

Contributi comunitari
Desk ITALIA CREATIVE EUROPE (desk ufficiale su Europa Creativa in Italia)

Per consultare i bandi aperti:

Sito ec.europa.eu
H2020

Contributo a fondo perduto calcolato sul tasso di interesse passivo pagato su di un finanziamento.

Gli incentivi fiscali includono detrazioni, esclusioni ed esenzioni di imposta previsti come incentivi a impegnarsi in una specifica attività per un certo periodo.

"Patent Box"
Credito d'imposta per investimenti in R&S
"Art bonus"

I regimi agevolati prevedono misure di sostegno straordinarie e deroghe alle norme ordinarie (es. deroghe al diritto societario o fallimentare).

Finanziamento erogato con fondi pubblici a un tasso inferiore rispetto a quello di mercato.

Forme di intervento pubblico di garanzia per favorire l'accesso al credito attivate a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari per operazioni realizzate nell'ambito dell'attività imprenditoriale

Fondo nazionale di Garanzia

Interviene su operazioni di microcredito e su finanziamenti a start up innovative.

Fondo di Garanzia per i settori culturali e creativi

Commissione Europea – Programma "Creative Europe"

Somme in denaro assegnate a seguito della partecipazione del gruppo imprenditoriale o dell'impresa a una competizione, indetta da un soggetto pubblico. A volte il premio include anche la possibilità di usufruire - a titolo gratuito o con una piccola compartecipazione - alla spesa, di servizi, formazione, consulenza specialistica.

Premi Ministero dei beni Culturali

SIAE - società di gestione collettiva del diritto d'autore

STARTS Prize

Incredibol! L'Innovazione CREativa DI BOLogna

Finanziamento con una durata protratta a medio e lungo termine.

Fondo Starter

Il microcredito d'impresa è una forma di finanziamento di piccolo taglio (tipicamente fino a 25.000 euro) per lavoratori autonomi e piccole realtà imprenditoriali. Questo strumento finanziario permette di accedere al credito a chi non può rivolgersi alle normali istituzioni finanziarie perché non può fornire le garanzie richieste.

Fondo Regionale microcredito

Contratto con il quale la società di leasing acquista un bene mobile o immobile e lo mette per un determinato numero di anni nella disponibilità dell'utilizzatore a fronte del pagamento di un canone periodico. Il contratto di leasing può prevedere che, alla scadenza contrattuale, l'utilizzatore abbia facoltà di scegliere se riscattare il bene a un prezzo convenuto oppure restituirlo.

Tipologia di finanziamento a breve termine tramite il quale un'azienda può ottenere liquidità da parte di un istituto di credito cedendo i propri crediti commerciali rappresentati da fatture. L'impresa quindi monetizza un credito mentre la banca otterrà i propri soldi al momento dell'effettivo incasso dell'importo previsto in fattura.

Possibilità per il cliente di utilizzare in qualsiasi momento e in qualsiasi modo le somme messe a disposizione da parte dell'istituto di credito affidante, di norma senza preavviso e senza particolari obblighi di restituzione in termini temporali.

Apporto di risorse finanziarie da parte di operatori specializzati sotto forma di partecipazione al capitale azionario o di sottoscrizione di titoli obbligazionari convertibili in azioni per un arco temporale medio lungo in aziende dotate di potenziale di sviluppo.

Si parla di seed financing quando l'investimento viene effettuato in fase di sperimentazione dell'idea di business, quando ancora è da dimostrare la validità tecnica del prodotto o servizio offerto dall'impresa.

Apporto di risorse finanziarie da parte di operatori specializzati sotto forma di partecipazione al capitale azionario o di sottoscrizione di titoli obbligazionari convertibili in azioni per un arco temporale medio lungo in aziende dotate di potenziale di sviluppo.

Si parla di start up financing quando l'investimento viene effettuato in fase di avvio dell'attività, quando ancora non è dimostrata la validità commerciale del prodotto/servizio offerto ma almeno esiste un prototipo.

Apporto di risorse finanziarie da parte di operatori specializzati sotto forma di partecipazione al capitale azionario o di sottoscrizione di titoli obbligazionari convertibili in azioni per un arco temporale medio lungo in aziende dotate di potenziale di sviluppo.

Si parla di expansion financing quando l'investimento viene effettuato in fase di sviluppo dell'impresa, finalizzato ad espandere (per esempio geograficamente o merceologicamente) il business.

I Business Angel sono finanziatori che apportano all'azienda capitale di rischio per un certo numero di anni, comunemente dai 3 ai 5, esperienza/competenza di management e una rete di contatti.

Diventano soci di minoranza e partecipano alla gestione dell'impresa.

I Business Angel intervengono per lo più quando le condizioni dell'azienda sono tali da impedire l'accesso al credito bancario o, ad esempio, perché si tratta di una start-up priva di bilanci pregressi o di aziende già avviate con indebitamento già elevato o di aziende a scarsa capitalizzazione.

L'investimento può essere fatto singolarmente (da 25.000 a 250.000 euro) o in gruppo con investimenti anche fino a 500.000 euro.

Esistono anche Business Angel in cui intervento ha natura prevalentemente finanziaria; investono nel capitale di rischio senza coinvolgimenti nell'attività di gestione strategica dell'azienda, limitandosi a ruoli di controllo.

Media Deals

Modalità di raccolta fondi che si basa sul riconoscimento di una ricompensa a fronte della cifra offerta da chi finanzia un progetto. La “reward” può essere immateriale o materiale - come un prodotto, un biglietto, l'invito a un evento. Molti progettisti utilizzano questo modello di crowdfunding come pre-vendita del loro stesso oggetto della campagna e come strumento di marketing e analisi di mercato.

Servizio Aster per approfondimenti

Consiste nella raccolta di capitale attraverso la sottoscrizione diretta sul web di titoli partecipativi del capitale di una società. L'investitore diventa socio dell'impresa. In Italia l'equity crowdfunding è stato introdotto dal D.L. ‘Sviluppo-bis' del 2012 e dal 2017 è accessibile da tutte le startup innovative e le PMI. l'equity crowdfunding ha avuto negli ultimi mesi dei risvolti positivi perché: si è rivelato uno strumento utile per attivare - una volta terminata la campagna - ulteriori finanziamenti tramite altri canali di finanziamento, ha permesso di rivedere il business plan perché inizialmente valutato in maniera troppo ottimistica in termini di costi e tempi, ha favorito un rapporto molto positivo con gli investitori.

Servizio Aster per approfondimenti

Sistema di micro-prestito tra privati con restituzione a tassi particolarmente agevolati per il progettista. Esistono piattaforme che permettono il prestito a persone fisiche (consumer) o a imprese (business) a fronte di un interesse e del rimborso del capitale. Il vantaggio del progettista consiste principalmente nell'ottenere un prestito in tempi molto stretti, mentre il prestatore può ottenere tassi di interesse sull'investimento maggiori rispetto alle tradizionali modalità bancarie.

È uno strumento che le imprese stanno utilizzando sempre di più perché permette: una velocità nell'erogazione del prestito che non può essere pareggiata da altri istituti di credito, di avere/dare condizioni chiare e certe, la diversificazione delle fonti di finanziamento.

Servizio Aster per approfondimenti

Cessione di una fattura commerciale in cambio di un anticipo in denaro attraverso una piattaforma crowd. Rappresenta lo smobilizzo di un'attività (appunto una fattura commerciale) ed è associata agli stessi effetti finanziari, traducendosi in un ingresso di cassa. Le imprese trovano diversi vantaggi nell'invoice trading: risponde all'esaurimento/inaccessibilità del credito bancario, fa leva sul potere contrattuale verso i clienti - grazie al coinvolgimento di un soggetto terzo - e velocizza l'erogazione del denaro.

Servizio Aster per approfondimenti

Il contratto di sponsorizzazione è un accordo che prevede il pagamento di denaro da parte di un'azienda a favore, per esempio, di un museo o di un progetto artistico a fronte della promozione del suo nome o di un suo prodotto o servizio. Le sponsorizzazioni generalmente rientrano fra le spese promozionali dell'azienda e di solito sono deducibili, entro certi limiti definiti dalla legge.

Donazioni: Si tratta di erogazioni dalle quali il donante non si attende benefici diretti. Gli atti di donazione hanno scopi morali e non economici e vengono effettuati sia da persone fisiche che da società o, generalmente, da fondazioni.

Filantropia: Erogazione di risorse da parte di privati per scopi sociali o ambientali. La filantropia viene esercitata attraverso soggetti tradizionali, come le fondazioni con patrimonio destinato allo scopo o cooperative, o anche da imprese profit (filantropia di impresa, corporate foundation) attraverso donazioni di denaro o in forma di beni e servizi pro bono. La creazione di un progetto filantropico a lungo termine richiede competenze specifiche in grado di fornire supporto nella gestione e nel monitoraggio del progetto.

Fondazione dal Monte

Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna

Fondazione MAST

Fondazione Cariplo - Bandi

Queste forme di supporto attengono alla formazione e alla mobilità internazionale con la possibilità di accedere a borse di studio e/o a programmi di scambio e di mobilità internazionale, ovvero a scambi transfrontalieri che offrono ai nuovi imprenditori – o aspiranti tali – l'opportunità di imparare i segreti del mestiere da professionisti già affermati che gestiscono piccole o medie imprese in un altro paese partecipante al programma.

Mobilità internazionale

Erasmus for Young Entrepreneurs

ERASMUS +

Movin'up – International mobility of young Italian artists

Nelle forme di supporto non finanziarie rientrano anche le opportunità offerte da incubatori e acceleratori, strutture di supporto allo sviluppo dell'idea imprenditoriale e dello sviluppo della start-up, che offrono servizi logistici e/o di formazione, assistenza allo sviluppo del business plan, consulenza specialistica, networking, ecc, con lo scopo di sostenere le imprese durante la fase di avvio e di ingresso sul mercato.

Percorso di Accelerazione "Aster @ Le Serre dei Giardini"